di GIULIA BARTOLI e GIULIA SCARINGELLA
Un Esame di Stato tutto nuovo aspetta quest’anno le classi dell’ultimo anno? Sarà proprio vero?
Questo stravolgimento, ordinato dal ministro Giuseppe Valditara, ha colto di sorpresa noi studenti, sollevando non poche polemiche e proteste: molti di noi, infatti, ritengono di aver risentito del lungo periodo di DAD che ha influenzato ben due anni scolastici; ciononostante “la pacchia é finita” e a giugno dovremo affrontare una versione d’esame decisamente impegnativa, esattamente come ai tempi “pre-Covid”!
Valditara ha pensato per noi una prova scritta di Italiano, corretta da un commissario esterno, e una seconda prova specifica a seconda dell’indirizzo scelto, entrambe le tracce saranno preparate dagli esperti del “Ministero dell’Istruzione e del Merito”. Per concludere, la prova orale verterà su diverse materie giostrate armonicamente in un “colloquio pluridisclinare” che noi candidati dovremo imbastire sul momento a partire da una proposta della commissione. Da non dimenticare, poi, le Prove Invalsi che ci saranno nel mese di marzo (per matematica, italiano e inglese), il cui svolgimento è requisito necessario per l’ammissione.
Qui all ’Aldo Moro dieci classi affronteranno questo scoglio: tre per la sezione tecnica, sei per l’area scientifica e, per la prima volta, una quinta del liceo linguistico. Ciò che le accomuna è sicuramente una cosa: tutte sono contrarie a queste novità.
In particolare, le materie selezionate dal Ministero per l’orale scontentano le aspettative degli studenti, in quanto non rientrano tutte nelle discipline caratterizzanti: fisica per il linguistico, storia dell’arte per lo scientifico e inglese per il tecnico sono certo delle belle sfide!
Abbiamo chiacchierato di questo con i nostri compagni che hanno espresso così il loro disappunto:
«Meritiamo un aiuto in questo difficile esame ed, al contrario, ora ci troviamo con i bastoni tra le ruote».
«È innegabile che le lacune legate alla DAD abbiano lasciato traccia, inoltre non avremo neanche il tempo necessario per simulare le prove vere e proprie perché la priorità é quella di terminare il programma degli anni precedenti».
«Come ogni anno, tra l’altro, vengono modificati alcuni aspetti di gestione dell’esame, per cui fino all’ultimo non ci renderemo realmente conto di cosa andremo ad affrontare in prima persona, mancando delle chiare indicazioni sulle modalità di svolgimento».
«Ci siamo trovati a dover approfondire moltissimo alcune materie che non riguardano direttamente il nostro indirizzo, cambiando spesso metodo di lavoro e trascurando così altre materie che riteniamo più specifiche».
E dopo le lamentele di default, ecco qualche buon suggerimento di cui far tesoro!
Nonostante queste riflessioni poco speranzose, e la partenza poco incoraggiante, ricordiamoci che è importante cercare il supporto dei docenti: certamente si impegneranno in questi mesi a preparare i maturandi attraverso simulazioni e percorsi mirati e ci converrà ascoltare le loro indicazioni.
A supporto del lavoro scolastico, ricordiamoci che esistono molti siti internet che offrono pagine di appunti, podcast e video lezioni davvero ben fatte e funzionali su qualsiasi materia, cosa che tornerà sicuramente utile in vista del ripasso finale. Eccone alcuni:
Fondamentale è anche dare uno sguardo all’attualità, informandoci attraverso fonti autorevoli, non solo in quest’emergenza per essere pronti a qualunque circostanza (pensiamo alla prima prova…), ma ricordandoci che dovrebbe diventare un’abitudine soprattutto per diventare cittadini attivi e consapevoli.
In chiusura, che dire? Al di là delle formule di rito (più o meno eleganti!), auguriamo ai nostri compagni una brillante prestazione, ma soprattutto di vivere al massimo gli ultimi indimenticabili mesi nel nostro istituto. Questo momento, infatti, sarà uno dei ricordi che si stamperanno nella memoria.
