03/05/2023 alle 21:00 si gioca Lazio-Sassuolo, il Napoli, spettatore numero 1, spera nella disfatta dei padroni di casa per aggiudicarsi lo scudetto; la partita parte fortissimo, al nono minuto del primo tempo a regalare la gioia ai tifosi laziali ci pensa il capitano, Ciro Immobile, che con un tap-in porta in vantaggio la Lazio; passa qualche minuto e il VAR annulla la rete per fuorigioco.

5 minuti dopo i biancocelesti sigillano l’1-0 grazie a Felipe Anderson, lancio di Marcos Antonio, stop splendido del brasiliano che appoggia sul secondo palo il pallone per il vantaggio Lazio.

Da qui a seguire gli animi si scaldano, l’arbitro Irrati non esita a tirare fuori i cartellini gialli che salgono a quota 8, il Sassuolo ci prova e ci riprova ma non basta per strappare 1 punto alla squadra di Sarri che chiude la partita sul 2-0 con la firma di Toma Basic dopo aver sfruttato una disattenzione difensiva della Lazio. 

Festa scudetto che viene rimandata un’altra volta per Napoli e tifosi.

04/05/2023 il tricolore è solamente nelle mani degli azzurri che sfidano l’Udinese alla Dacia Arena, basta un solo punto per riportare dopo 33 anni lo scudetto in terra campana, negli spalti si vedono solo bandiere, sciarpe e striscioni napoletani con qualche sfumatura bianco nera dei padroni di casa.

Al fischio d’inizio di Abisso l’atmosfera è magica, i tifosi partenopei incitano come non mai i loro giocatori; al tredicesimo minuto di gioco, a placare i sogni napoletani, arriva un gol dell’Udinese, destro potentissimo di Lovric sotto al sette; fino alla fine del primo tempo il risultato non cambia e l’arbitro manda tutti negli spogliatoi, si resta sull’1-0.

Mister Spalletti non ci sta, non sappiamo precisamente quali sono state le parole del tecnico toscano usate per i suoi giocatori, ma il Napoli quando rientra in campo per il secondo tempo cambia completamente aspetto, si arriva al minuto 52, palla lunga per Anguissa che con uno stop a seguire mette in pallone dentro l’area per Kvaratskhelia, il georgiano carica il destro verso la porta, il tiro viene parato dal portiere, la palla scivola dalle mani di Silvestri ed arriva precisamente nei piedi di Victor Osimhen, il numero 9, che per l’intera stagione ha portato fino in fondo la sua squadra, calcia, la palla si alza ed entra in porta per il pareggio Napoli, la curva azzurra esplode di felicità, il sogno è sempre più vicino.

Dopo la rete del nigeriano la partita entra nelle mani del Napoli, che grazie al suo possesso palla non concede nulla all’Udinese; si arriva al novantesimo, si intravede qualche lacrima di gioia, Abisso concede 3 minuti di recupero.

La palla resta nei piedi della capolista, finisce fuori, una rimessa laterale separa il Napoli dal traguardo, il capitano la batte e l’arbitro fischia, gli azzurri sono campioni d’Italia dopo più di trent’anni; i tifosi azzurri non esitano ad invadere il campo, corrono ad abbracciare i calciatori in mezzo a urla, salti di gioia, lacrime e tanta tanta felicità.

Allo stesso tempo a Napoli succede il putiferio, i fuochi d’artificio illuminano il cielo partenopeo accompagnati dai mille fumogeni azzurri che scaldano i cuori napoletani.

In tutta Italia è festa: a Milano i tifosi invadono la piazza del Duomo, a Torino le strade sono intrafficabili, i tifosi sono incontrollabili.

Il Napoli è CAMPIONE

Fusco Alessandro

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