assemblea d'istituto

DI ANNA SORU E GIULIO BERTOLI

Dopo una presentazione iniziale, i rappresentanti di Istituto hanno proceduto con la votazione e la maggioranza si è proclamata favorevole all’occupazione. Questa non vuole essere un’interruzione del servizio pubblico e neanche un’autogestione, dal momento che non è stata chiesta alcuna autorizzazione al preside. Lo scopo è quello di farsi sentire e attirare l’attenzione dei giornali, almeno di quelli locali, e di sensibilizzare e prendere coscienza di ciò di cui ci si lamenta. L’iniziativa prende le mosse dalle tragiche morti di Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci. Tra le motivazioni, ci sono le discussioni sui PCTO, la richiesta di attenzione alla scuola, un modello diverso di scuola, mentre  è stata tolta quella che riguardava la seconda prova di maturità.

I rappresentanti d’istituto hanno mandato la dichiarazione al preside, che è tenuto ad avvertire i carabinieri. Le lezioni continueranno per coloro che, come è loro diritto, hanno il desiderio di seguirle.

Nei giorni precedenti all’occupazione, i rappresentanti hanno preso tempo per organizzare le attività che si svolgeranno insieme a dibattiti.

Per mettere d’accordo tutti quanti e trovare un compromesso, non ci si fermerà di sera perchè è la prima occupazione dopo tanto tempo e si vuole ripartire “gettando solide basi” per quelle eventuali future, evitando furti e insulti verso il personale scolastico come è avvenuto in passato. La responsabilità va al singolo se è maggiorenne e, in caso di disastri per i quali non si trovasse un colpevole, la colpa potrebbe ricadere sui rappresentanti d’istituto.

Ma, tra alcuni rappresentanti di classe è emersa la critica di un metodo di occupazione “light”, diverso da quelli che si sono visti nelle altre scuole in giro per l’Italia, e che quindi non è veramente tale e non si dà un vero segnale di rivolta.

I rappresentanti metteranno delle cassette per raccogliere commenti anonimi sul loro operato.

Di WeMoro

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