di IAMDEUS

Bentornati ragazzi! Ormai manca meno di una settimana all’inizio del Festival e, immagino, siamo tutti di corsa per vedere che succederà (conduttori compresi, visto che negli spot pubblicitari li vediamo correre tipo maratoneti. Partiti da chissà dove con meta finale Teatro Ariston). Ci eravamo lasciati dicendo che la proverbiale medaglia ha due facce anche questa volta: la faccia “pulita” è quella introdotta nella prima puntata, dove dissi che sicuramente assisteremo a melodie e testi mai banali e capaci di conquistare al primo ascolto. Per chi se la fosse persa, la trovate qui:

Ma… la faccia “sporca” invece chi la vede? 

Vi dico io chi: EMERITI IDIOTI!

Da questa lista depennerò Zzala (e solamente perché sono conscio delle sue capacità compositive), per il resto, quando Amadeus ha annunciato chi saranno i 22 big in gara, ha letto nomi che mi hanno fatto storcere il naso al punto da schiacciarmi il vomere: hanno ingaggiato sul famigerato palcoscenico un certo “Rosa Chemical”. L’ho visto una volta dal vivo e mi è bastata a capire che, per quanto possa essere “il più politically scorretto” e dal sound innovativo, non posso lodarlo in nulla. Probabilmente sarà la solita pagliacciata a tema swag, dinero o (siccome non può mica mancare) il sesso, che avrà un forte impatto positivo sulle sue tasche perché saranno in 10 milioni e oltre a vederlo rappare su Rai1, per poi commentare: “Chi caspita è questo? Sul serio questo tizio è un cantante? Fa vomitare!”. 

E poi, prima di tutto ciò, l’unica cosa che ci ha permesso di conoscere il suo nome, è la trilogia del suo brano “POLKA” che sarà carina, per carità… ma cos’altro ha fatto di orecchiabile? 

Non mi soffermo su quelli esplosi di recente (come Elodie) perché hanno saputo fare il loro dovere musicalmente, ma come al solito ho paura che il pubblico sia prevalentemente composto da ragazzine e che, invece di darla (la votazione) al più talentuoso, la danno al più bello esteticamente.

A riprova di ciò, Elisa l’anno scorso ha scritto una bellissima canzone e il pubblico non mi ha smentito. Ma 21 anni dopo il suo trionfo con Luce (tramonti a nord-est), si è dovuta accontentare dell’argento perché ad andare all’Eurovision (a vincere quindi) sono stati i due personaggi del momento: Mahmood e Blanco. Vi riassumo cosa li ha portati a vincere: 

«È un duetto che mette sullo stesso piano l’amore tra due uomini e quello tra un uomo e una donna, come mai si era visto nella storia del Festival e della musica pop italiana, che canta la pari dignità degli amori gay e di quelli etero» (Corriere della Sera). E, per giunta, erano due uomini a dir poco affascinanti. Combinando un cantante gay, un giovane che ha scalato le classifiche con Blu Celeste e un testo accattivante, che risultato si ottiene? Il pubblico vota in base all’ormone. Tra l’altro, quest’edizione si aprirà esattamente come si era conclusa quella precedente, cioè con i loro “brividi”! Sarà per questo che mi sento così freddo? 

Sapevo fin dall’inizio che avrebbero vinto perché solo il nome di Blanco avrebbe spazzato via la concorrenza (e pensare che lui, soli due anni prima, voleva fare carriera nel calcio…). 

E parlando di uomini affascinanti, anche quest’anno si è invitato il classico fotomodello proveniente dalla scuola di Amici: LDA (e chiamano lui perché Luigi Strangis è stato squalificato). Mi spiace dire, soprattutto alle fan più sfegatate, che appena lo vedrò scendere la scala del teatro cambierò canale perché, se già non l’ho seguito quando era dalla regina della TV con la tutina, davvero pensate che la scritta “SANREMO 2023” me lo farà rivalutare? I ragazzi di Amici non mi sono mai piaciuti, perché piacciono più per il loro aspetto che per il loro talento compositivo/canoro. Vorrei sapere: in quanti (anzi, quante) di voi, due estati fa, hanno ballato sulle note di Malibu di Sangiovanni o su quelle del bellissimo ciuffo biondo noto come AKA7EVEN e la sua Loca? Spero si ricordino che l’anno dopo li hanno ammessi direttamente all’Ariston… eppure non ce l’hanno fatta. 

Lo stesso va detto per Ultimo, anche se lui non venne ammesso nella scuola di Maria. Non ho ancora sentito da quel belloccio romano una singola canzone che non fosse in qualche modo dedicata a una pupa; è lapalissiano che questo festival non sarà uno strappo alla regola. Stessa cosa dicasi per Tananai… vorrei solo che a questo giro non parlasse di sesso occasionale (anche perché ora per lui sarà diventato un habitué).

Alcun* di quest* signor* (sapete com’è… politicamente corretto) tuttavia mi incuriosiscono. Tra questi figurano Madame (la sua “voce” torna a farsi sentire dopo 2 anni), Mr. rain, la sorella di Thasup (Mara Sattei) e Ariete. Se dovessi commentarli di primo acchito, direi che sono orecchiabili tutti, quindi possono sia stupire sia rendersi protagonisti di clamorosi fiaschi. Inoltre, ammetto di non aver mai sentito nominare Leo Gassman. Dite che è anche lui un nome di cui si può fare a meno? O “va bene così”? Lascerò parlare il palco… ma ve lo dico fin da subito: gli sciupafemmine teneteveli per voi! Di loro “non me ne frega niente”, come uno dei maggiori successi di un’altra delle partecipanti: LEVANTE. Il cerchio si chiude con i poco noti “Coma Cose”.

In questo articolo non parlerò dei sei giovani, perché, siccome non sappiamo nulla di loro, sarà il palco a parlare. Per quanto riguarda gli altri… ho detto ciò che dovevo dire. Se dovessi notare una cosa in più, è che buona parte di questi concorrenti sono contemporanei, come se la Rai volesse cercare di attirare il pubblico più giovane perché noi teenager, ammettiamolo, stiamo chini sui nostri cellulari a guardare Tiktok e i vari social media e nessuno più guarda la televisione. Come intenzione, mi ricorda un pochino il Collegio, perché mirava a riportare i ragazzi davanti al piccolo schermo – ma quel format è ormai decaduto perché si è passati da un esperimento sociale a una banda di matti che, grazie alla loro comparsa in televisione, vedono schizzare il loro numero di follower sui social così diventano ricchi senza far nulla –  ma per non perdere il pubblico che si era costruito nel corso degli anni, ossia quelli che oggi definiremmo i “boomer” (e mio padre è il primo a dirlo), invitano cantanti della loro generazione come Anna Oxa (e sulla sua carriera non si discute).

L’idea era carina, ma ho come l’impressione che c’è chi lo guarderà solamente per gli ospiti perché del repertorio se ne infischia totalmente. Beh… io non sono tra questi! Mi auguro vivamente di non rimanere deluso/schifato quest’anno perché, a parte i nomi prima citati, figurano garanzie (o comunque non la solita minestra scaldata al microonde). Se dovessi pronosticare chi sarà a trionfare ora, su due piedi, io scommetterei su Ultimo… perché so per certo che anche questa volta vincerà il più fico e non il più bravo (o LDA perché no, ma sarebbe il fondo dal quale si può solo salire). Se invece ci tenete a qualcuno che vuole affermarsi, vi consiglio di fare il tifo per Lazza. Gli avversari li ha uccisi quando era ancora in attesa che il giudice sparasse in aria per dare il via alla gara, perché egli è l’arroganza e l’egocentrismo fatto a persona tuttavia può lasciarci a bocca spalancata se gli va.

Se vi interessa comunque vedere il Festival, pure dopo questa carrellata di riflessioni… la scelta è vostra! Attendo vostri feedback.

BUONA VISIONE.

Immagine di copertina: Pixabay

Di WeMoro

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