a cura di CASSANDRA ESTER FERRARA, JOLANDA TOCCO, MARTINA TOCCO

Abbiamo deciso di cominciare con questa serie perché ci offre spunti interessanti di riflessione. Fino a qualche tempo fa, infatti, il gioco degli scacchi era considerato come attività per pochi; persone che a circolo chiuso sfidavano le loro intelligenze. Poi è arrivata lei, la serie “regina” degli scacchi e subito l’interesse per questo gioco é decollato raccogliendo fan e sostenitori anche tra le giovani generazioni. Lo abbiamo intuito anche nel nostro piccolo, poiché anche qui al Moro il gruppo degli scacchi ha ottenuto un grande successo

La trama

Dopo la morte della madre, la piccola Beth viene portata in un orfanotrofio. Qui incontra il custode, il signor Shaibel, che è un appassionato di scacchi. L’uomo, dopo le insistenti richieste della bambina, accetta di introdurla nel mondo “meraviglioso” della scacchiera e, a sorpresa, Beth rivela sin da subito un talento incredibile  che la porterà a scontrarsi con i campioni mondiali. Naturalmente la storia si arricchisce con le esperienze di vita della protagonista che dovrà lottare contro un problema di dipendenza da psicofarmaci e alcool.

La serie tv è ambientata negli anni Cinquanta, ispirata dal romanzo del 1983 di Walter Tevis.

Anya Taylor-Joy

E’ il nome dell’attrice che interpreta la protagonista Beth Harmon  nella serie. Se amate il genere thriller, forse l’avete già vista in “Split”: vi è piaciuta?

Prossimamente la potrete vedere in “Scream VI “e persino sentire la sua voce nei panni della principessa Peach in “Super Mario Bros”.

Critica 

E’ una serie incentrata principalmente sul mondo degli scacchi, ma lascia spazio allo spirito intellettuale della protagonista. Consigliamo la visione di questa serie a chi è appassionato di questo gioco, ma anche a chi nutre interesse per il genere drammatico.

E A CASA NOSTRA ?

Già due anni fa, prima ancora che scoppiasse il “boom scacchi” trainato dalla serie, qui al Moro un vero appassionato, il prof. Ivan Novaria, armato di scacchiera aveva coinvolto un gruppo di ragazzi guidandoli alla scoperta del gioco di logica più famoso del mondo.

Nasce così uno dei laboratori più amati dai nostri allievi, che nel tempo hanno garantito continuità e passione ai venerdì pomeriggio.

Non solo “nerd”, come si potrebbero etichettare gli appassionati che si incontrano per giocare, ma ragazzi attivi,  e persino assai dotati  per un gioco che é più di un gioco! A volte così concentrati che, intervistando i partecipanti del corso, siamo state ignorate tanta era l’attenzione per scacchiera ed avversari. Per fortuna abbiamo trovato qualcuno libero da partite e sfide e abbiamo potuto porre qualche domanda.

Qualcuno ha confermato che uno dei motivi per cui ha iniziato a giocare a scacchi è stato proprio grazie a Beth, la campionessa della serie TV, altri invece hanno coltivato questa passione sin da piccoli.  Molti ci hanno raccontato che non é stato semplice imparare, anzi, in alcuni casi è persino affermando che è stato molto frustrante imparare a giocare.

E come commento alla serie, se  alcuni sono rimasti piacevolmente sorpresi dalla bravura (o dalla bellezza ?!)  della protagonista a livello di recitazione, altri hanno invece esaminato da “tecnici”  le varie puntate dichiarando  che la serie non era molto accurata dal punto di vista scacchistico. Ad esempio, nella partita finale in cui scontrano la protagonista ed il campione in carica, le scelte del regista non erano affatto sorprendenti per un vero giocatore.

Perché, in sintesi, giocare a scacchi? Per di più a scuola, al pomeriggio?  Perché questo gioco é  un’attività valida e di supporto per il potenziamento di tutte le  capacità logico-matematiche . Con un buon allenamento si può persino notare un netto miglioramento nella capacità di affrontare problemi scientifici e matematici. 

Allora, che dire ? Tutti pronti con la scacchiera per il prossimo appuntamento?! 

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