di MELANIA LOGGETTA

Dopo quasi tre anni dall’esperienza Covid, in questo anno scolastico i ragazzi e le ragazze che frequentano le terze del linguistico hanno avuto la fortuna di partecipare a un viaggio-studio con destinazione Dublino. In questo articolo vi racconteremo proprio di questa esperienza vissuta da una di queste fortunate ragazze della 3BL, Denisa Ioana Pascariu.

Ci ha raccontato immediatamente di come ha vissuto questo viaggio studio e le varie attività che le hanno  proposto una volta arrivata. “Ero e sono entusiasta del viaggio perché, avendo scelto un liceo linguistico, era nelle mie aspettative fare questo tipo di esperienza. Inoltre, appena comunicata, ero molto sorpresa della destinazione che mi era stata assegnata poiché l’Irlanda è un paese che da sempre mi incuriosisce e sarebbe stato sicuramente un posto che avrei voluto visitare in futuro: per questo motivo ho colto l’occasione al volo”.

Ecco i dettagli della fase preparatoria, in attesa del viaggio: “Durante un incontro avvenuto nell’estate gli organizzatori ci hanno illustrato un ipotetico programma con le proposte di luoghi da visitare durante la settimana, i vari costi che avremmo dovuto affrontare e, naturalmente, le indicazioni tecniche sui documenti che ci sarebbero stati richiesti all’aeroporto. E finalmente la data di partenza: il 22 ottobre da Caselle !”.

In ogni viaggio il primo giorno è sempre il più emozionante, ma anche il più stressante. E Denisa è sicuramente d’accordo con noi: “Dell’ esperienza in aeroporto ho ricordi positivi, legati all’entusiasmo ed alla curiosità, ma anche negativi soprattutto per quanto riguarda alcuni aspetti dell’organizzazione. Infatti, a causa di questi problemi, purtroppo una nostra compagna di classe non é partita con noi.

Usciti dall’aeroporto di Dublino, con un’ora di pullman siamo arrivati alla scuola che avremmo frequentato per una settimana e da lì siamo andati con le nostre “nuove famiglie” ospitanti verso quella che per quei giorni sarebbe diventata la nostra casa“.

Lo scopo di queste esperienze é conoscere il luogo in cui si viaggia e, per farlo, ci aiutano le visite ai suoi monumenti rappresentativi: “Abbiamo visitato tanti musei, ma ne ricordo con piacere tre mi hanno colpito tanto: il primo é l’EPIC Museum perché racconta tutta la storia di Dublino e delle sue tradizioni; poi il National Gallery, che mi ha portato una grande ventata di colori grazie all’atmosfera e ai colori delle opere e, infine, il Trinity College, la scuola dove ha studiato Oscar Wilde, che mi trasportata in vibes molto in stile Harry Potter.

Naturlamente, oltre ai musei, abbiamo visitato molto altro. Il luogo più significativo per me è Grafton Street, il nostro luogo di incontro tutte le mattine e, spesso, anche la sera: una via piena di negozi, colori, profumi, con un’ atmosfera veramente magica”.

Da buoni curiosi, ovviamente, ci siamo fatti raccontare nei minimi dettagli da Denisa com’é Dublino.

“A Dublino è importante ricordarsi del fuso orario, cosa che ,anche se si è solo un’ora indietro rispetto all’Italia, è importante per abituarsi facilmente ai nuovi ritmi.

Un aspetto che sicuramente ci ha piacevolmente sorpreso é stato quello dei trasporti locali. Ci siamo spostati con la Luas, un tram irlandese molto comodo per la sua puntualità e frequenza, e così abbiamo girato tutta la città senza problemi.

Come ci si aspettavamo, il tempo atomosferico é molto diverso rispetto all’Italia : se da noi era ancora estate e faceva ancora caldo, a Dublino pioveva quasi sempre e, persino, in alcune giornate si sentiva già l’aria fredda del pieno autunno.

Una cosa che rimpiango è di non aver assaggiato il piatto tipico del posto, poiché eravamo quasi sempre in giro tutto il giorno e si andava sempre di fretta, motivo per cui mangiavamo sempre nei fast food e, per farci sentire coccolati, a cena le nostre famiglie provavano a cucinare italiano”.

E come si sta a casa di una famiglia irlandese ? Ci siamo fatti raccontare l’ esperienza vissuta all’interno di una casa irlandese: “Non tutti sono stati fortunati come noi. Io e le due compagne con cui ho scelto di alloggiare abbiamo instaurato da subito un buon rapporto con la famiglia. La nostra casa sembrava molto piccola all’esterno, invece dentro era molto grande ed accogliente”.

Essendo stato un viaggio-studio, Denisa ci ha parlato poi della scuola che ha frequentato per quella settimana: La scuola era molto diversa rispetto a quello che viviamo qui al Moro: faceva quasi pensare ad una di quelle scuole americane che si vedono nei film. Frequentavamo le lezioni solo per tre ore al pomeriggio, dopo il nostro giro turistico, e le classi erano composte solo dal nostro gruppo e da quello dell’altra sezione, e ciò ha creato un forte legame tra di noi. Sicuramente lì è molto più semplice studiare l’inglese perché lo vivi interamente nel quotidiano, quindi anche le lezioni erano semplici da seguire”

L’ultimo giorno per uno studente all’estero è emozionante tanto quanto il primo, e così é stato anche per Denisa: “L’ultima sera, per quanto sia stata allegramente sfiancante, é stat allo stesso anche molto triste perché comunque, anche se era trascorsa solo una settimana, in quei gironi abbiamo creato un meraviglioso legame non solo tra di noi, ma anche con i professori. E così, per festeggiare, siamo stati al Temple Bar, un quartiere molto famoso per le sue birrerie piene di gente allegra, e forse anche un po’ di più…, durante il weekend, e infine abbiamo persino cantato delle canzoni italiane con un artista di strada: in quel momento ci siamo sentiti tanto a casa!”.  

Per concludere, abbiamo chiesto a Denisa di elencarci i motivi per i quali dovremmo visitare Dublino: “E’ una città bellissima, giovane e sorprendente, con mille cose da visitare. La gente é accogliente ed é facile sentirsi un po’ irlandesi. Credo che il viaggio-studio sia un’esperienza che tutti dovrebbero provare una volta nella vita, perché ti permette di imparare la lingua in full immersion, in armonia con il luogo con le persone con cui viaggi. La rifarei altre mille volte”

Di WeMoro

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